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Paola Gribaudo, editore d’arte, ospite del Lions Club Torino Cittadella Ducale

 16 aprile 2018 Hotel Sitea ore 20,15
Paola Gribaudo, editore d’arte, ospite del Lions Club Torino Cittadella Ducale

Paola Gribaudo, editore d’arte, ospite del Lions Club Torino Cittadella Ducale 

 Avere ospite Paola Gribaudo come relatrice, giusto in tempo prima che varchi l’oceano per successive conferenze, è sicuramente un evento che ameremmo condividere con altri Club. 

Sebbene Paola non abbia bisogno di presentazioni, si può ben dire che come figlia del maestro Ezio Gribaudo abbia respirato l’arte fin da piccola, condiviso i suoi viaggi nei più prestigiosi musei del mondo con una cotè di frequentazioni paterne con nomi come Peggy Guggenheim, Henry Moore, Lucio Fontana e Giorgio de Chirico per citarne alcuni . 

In 35 anni di professione, lavora nello studio Gribaudo di cui è titolare dal 1983, ha curato più di mille libri d’arte e il suo lavoro è stato riconosciuto con i titoli di Accademico d’Onore dall’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino (2016) e Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres a Parigi nel 2011. 

Recentemente Barbara Tutino ha pubblicato per edizioni Skira “Paola Gribaudo Mille di questi libri” (ora in uscita anche in inglese) che racconta il delicato passaggio dal concepimento dell’opera al suo divenire opera d’arte stessa. 

In questo incontro Paola Gribaudo ci svelerà come nasce un libro d’arte attraverso racconti e retroscena di cosa si racchiude dietro le pagine di una pubblicazione. 

Non bisogna dimenticare che con grande maestria Paola ha attraversato rivoluzioni nel campo dell’editoria, partendo dall’editoria tradizionale per giungere dall’avvento dell’era digitale e delle tecnologie . 

Ma non sveliamo oltre, lasciamo che sia l’oratrice stessa ad illustrarci come si diventa punto di riferimento di editori, gallerie d’arte, artisti, collezionisti, Musei durante i vorticosi mutamenti che hanno contraddistinto l’arte contemporanea in questo ultimo trentennio. 

Last but not least, Paola è figlia della nostra socia fondatrice Lietta Gribaudo per decenni infaticabile e amata 

“ pierre “ del nostro Club . Serata davvero speciale! 

 

Articolo su IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 378, settembre 2017

Mille di questi libri

Milano. L’arte di fabbricare libri d’arte Paola Gribaudo l’ha imparata giovanissima, nel 1981. Siccome ama le sfide difficili, non dovette spaventarsi quando le venne affidata, come primo incarico, l’impaginazione di 629 opere, da Renoir a Picasso, per un volume commissionato dal Musée du Petit Palais di Ginevra. Esame superato, sotto gli occhi di un maestro severo, un artista che da sempre intreccia la sua attività con l’editoria, e che nella sua arte evoca a più riprese il fascino della matrice e della stampa: suo padre Ezio Gribaudo, ovvero l’uomo che realizzò, per i Fratelli Fabbri, le prime monografie d’artista e che riuscì a coinvolgere nel mondo dei cataloghi d’arte un bravo stampatore, Pozzo, noto soprattutto per gli orari ferroviari.

L’imprinting di Paola Gribaudo, cui Barbara Tutino, scrittrice e artista, dedica una biografia, è completato da viaggi al seguito del padre frequentatore di Peggy Guggenheim, Francis Bacon, Henry Moore, Lucio Fontana e Giorgio de Chirico. I viaggi e l’internazionalità, oltre a un «saper fare» tipico di chi ha vissuto in prima persona sia l’epoca dell’editoria tradizionale sia l’irruzione delle tecnologie digitali, resteranno una delle caratteristiche dell’attività della Gribaudo, tra Russia, Giappone, Stati Uniti e Francia. Ben presto, scrive Barbara Tutino, «autorevoli gallerie del mondo le chiedono di stampare i cataloghi delle loro mostre, i maggiori artisti vogliono realizzare con lei le loro monografie». Nasce anche una collana tutta sua, «disegnodiverso», ovvero «librini», come li definisce lei, in cui, in 64 pagine, viene data carta bianca a diversi artisti, che le animano con disegni, pitture o collage.

Nessun testo critico; soltanto, al fondo, una paginetta scritta da un amico/a dell’autore. Per Sylvia Martins, ad esempio, scrive l’attore Richard Gere. Paola Gribaudo ha attraversato i vorticosi mutamenti verificatisi nell’ultimo trentennio dall’arte contemporanea, adattandosi alla sempre maggiore richiesta di nomadismo culturale e geografico imposto da un mercato editoriale difficilissimo. Di recente ha ottenuto il titolo di Accademico d’onore dall’Accademia Albertina di Torino, di cui il padre Ezio è stato presidente.

Nel mondo anche lei ha una sorta di ombelico, e non poteva essere che Parigi, unica vera patria, in Europa, per un artista, come scrisse Nietzsche. E la città madre della avanguardie ha ricambiato: al Palais Royal, nel 2011, è stata nominata Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres de la République Française. L’amore per il libro, per il mestiere che sottende la sua «architettura», per «l’odore della tipografia» (lo ricorda nella prefazione Eugenio Alberti Schatz), traspira da questa settantina di pagine: poche per raccontare mille libri.

q F.F.