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“Non temo il digitale perché i libri d’arte non moriranno mai” A Paola Gribaudo il premio “Saturnio”

«I libri sono la metafora della mia vita. Ho curato 1050 libri d’arte, e per ogni nuovo lavoro vivo tutte le fasi della filiera, dalla nascita fino alla consegna, come se il libro fosse mio. Come se fosse mio figlio». Paola Gribaudo, classe 1959, oggi alle 16 riceverà il premio Saturnio al Castello di Moncalieri. É destinato a chi si contraddistingue nell’ambito della scienza e cultura, ed è inserito nel festival «Moncalieri Legge». Il prossimo appuntamento è il 2 dicembre, per le premiazioni del concorso letterario internazionale «Città di Moncalieri». I finalisti sono Daria Bignardi, Margherita Oggero e Roberto Alajmo. Oggi ci sarà invece un’altra premiazione per scrittori di testi inediti, con l’esibizione del duo Furci Kolosova.

Il premio Saturnio, dopo essere stato conferito ad Allegra Agnelli e Oscar Farinetti, verrà consegnato a Paola Gribaudo, che ha ereditato la passione per il mestiere dal papà Ezio, e negli anni è diventata ambasciatrice del libro d’arte nel mondo. Ha lavorato per artisti di Buenos Aires, New York, Mosca, Tokyo, e i suoi cataloghi e volumi si trovano in musei come il Moma e il Pompidou. Ha curato libri su Picasso, Botero e Basquiat, e nei suoi libri e «librini» sono stati pubblicati testi di Gabriel García Márquez, Iosif Brodskij, e Richard Gere, che ha scritto per la sua ex fidanzata, Sylvia Martins. «La mia scuola è stata la tipografia, come la Pozzo Gros Monti Editore di Moncalieri dove ho lavorato per anni», dice. Nei 35 anni di attività da un lato ha visto la sua professione rivoluzionarsi con il digitale, «che però limita il piacere del tatto», e dall’altro ha visto il suo mestiere non cambiare mai: «Il libro d’arte è un’invenzione che non morirà mai, che deve essere curata nei minimi dettagli, che sa condurre il lettore in un museo.Spesso ha avuto la capacità di cambiare la vita a un artista».

ARTICOLO ORIGINALE SUL SITO DE “LA STAMPA” ->